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La verità è che non gli piaci abbastanza - Recensione

16/01/2013 | Recensioni |
La verità è che non gli piaci abbastanza - Recensione

Se non ti chiama, non ti sposa, non ti dice “ti amo”, non c’è alcun dubbio: “La verità è che non gli piaci abbastanza”. Il film del 2009, diretto da Ken Kwapis e tratto dall’omonimo romanzo (titolo originale: “He’s just not that into you”) di Greg Behrendt e Liz Tucillo, autori di “Sex and the City”, è una piacevole commedia romantica, che tratta sul grande schermo il problematico rapporto uomo - donna.

Sullo sfondo della città di Baltimora le vicende sentimentali di giovani trentenni (sposati, fidanzati e single alla ricerca dell’anima gemella), si intrecciano in un microcosmo di incomprensioni. La protagonista Gigi (Ginnifer Goodwin) tenta a fatica di interpretare e capire i comportamenti degli uomini, in particolare di Conor (Kevin Connolly), l’ultimo ragazzo che l’ha scaricata con il classico “Ti richiamerò”. Il giovane è infatti follemente innamorato di Anna (Scarlett Johansson), seducente maestra di yoga, invaghita di Ben (Bradley Cooper). Quest’ultimo, caduto in tentazione, mette in crisi il suo matrimonio con Janine (Jennifer Connelly), a cui è sposato fin dai tempi del liceo. Anche il lungo rapporto tra Neil (Ben Affleck) e Beth (Jennifer Aniston) vacilla a causa del tema “matrimonio”, mentre Mary (Drew Barrymore) cerca l’amore on line e Gigi è aiutata a far luce sui suoi punti interrogativi da Alex (Justin Long), amico di Conor, cinico e distaccato, esperto in relazioni sentimentali come se fossero una partita a scacchi.

Il film ci propone una vasta casistica di caratteri e situazioni quotidiane in cui il pubblico, soprattutto quello più romantico e alla ricerca dell’amore, non può non immedesimarsi. La presenza di un cast costituito da attori affascinanti e belli, sia sul fronte maschile (Bradley Cooper, Ben Affleck e Justin Long), sia su quello femminile (Ginnifer Goodwin, Jennifer Aniston, Scarlett Johansson, Jennifer Connelly), rende la pellicola fruibile con maggior piacere e divertimento, così come i brillanti dialoghi tra Alex e Gigi, tra i quali si snoda, in modo quasi manualistico, il rapporto tra i due sessi basato su comportamenti e segnali spesso fraintesi.

Tutto è filtrato dagli occhi di Gigi che determina il prevalere del punto di vista femminile, nonostante si ci renda conto che né uomini, né donne escono vincenti dalle pene e sofferenze d’amore. Se da una parte la donna si lascia trasportare solo dai sentimenti e cade vittima di facili illusioni, dall’altra l’uomo non riesce a resistere al fascino femminile, mosso solo da impulsi egoistici che, prima o poi, gli si ripercuotono contro.
Il risultato? Tutti sono alla ricerca della stessa cosa, sperando di essere l’eccezione di quella che comunemente è considerata la regola. Ma, in fondo si sa, “in amore niente regole”!

Elisa Cuozzo

 


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